La Regina delle Nevi è una fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen. È una delle fiabe più lunghe, sottotitolata “una fiaba in sette storie”, poiché è divisa in sette sezioni, ognuna delle quali descrive una vicenda.

Da questa fiaba trae ispirazione il film d’animazione Frozen – il Regno di Ghiaccio, ma non è l’unico, vi sono molte altre opere, film e serie televisive che hanno rielaborato la fiaba:

-La regina delle nevi (1957) di Lev Atamanov, film d’animazione sovietico.
-Istorija Kaja i Gerdy (1979), opera lirica di Sergej Petrovič Banevič.
-Film d’animazione Frozen – Il regno di ghiaccio, prodotto dagli Walt Disney Animation Studios in computer grafica, liberamente ispirato alla fiaba, distribuito in Italia il 19 dicembre 2013.
-La regina delle nevi (Snezhnaya koroleva), film d’animazione del 2012 diretto da Vladlen Barbe e Maksim Sveshnikov.
-La regina delle nevi 2 (Snezhnaya koroleva 2. Perezamorozka), film d’animazione del 2014 diretto da Aleksey Tsitsilin.
-Serie televisiva C’era una volta, la prima metà della quarta stagione è ispirata alla fiaba, in questa serie, vi sono riferimenti alla fiaba e al film d’animazione Frozen – Il regno di ghiaccio.

Prima storia: Lo specchio e le schegge

Viene narrato l’antefatto, un troll malvagio ha creato uno specchio con la capacità di influenzare chi vi si specchia, facendo sparire tutto ciò che ha di buono e bello per accentuare ed estremizzare il lato malvagio. Quando lo specchio si rompe in mille frammenti, questi si disperdono per il mondo, entrando negli occhi e nei cuori degli uomini e corrompendo le loro anime.

Seconda storia: Un bambino e una bambina

Appaiono i protagonisti, Kay e Gerda, due bambini che abitano vicini, all’ultimo piano di alti palazzi, le loro finestre sono unite da un piccolo giardino pensile colmo di rose. Qunado lo specchio malvagio si rompe, un frammento entra nell’occhio di Kay, che diventa cattivo con tutti. In seguito, mentre Kay gioca con lo slittino nella piazza del paese, si attacca alla slitta della regina delle nevi che lo porta via. La regina lo incanta con un bacio, facendogli perdere la memoria e impedendogli di avvertire il freddo.

Terza storia: Il giardino fiorito della donna che sapeva compiere magie

Gerda, disperata per la scomparsa dell’amico, decide di andare a cercarlo. Sale su una barca e chiede al fiume di portarla da Kay. La barca si ferma vicino ad una casetta in mezzo ad un giardino fiorito, in cui vive una vecchia maga, quest’ultima incanta Gerda facendole dimenticare Kay e per assicurarsi che non le torni alla memoria, fa scomparire tutte le rose del giardino. Dopo qualche tempo però Gerda vede una rosa dipinta, si ricorda dell’amico e riparte alla sua ricerca. Nel frattempo è arrivato l’autunno.

Quarta storia: Il principe e la principessa

Gerda incontra una cornacchia, che le racconta di come un ragazzo abbia da poco sposato la principessa del paese. Dalla descrizione sembra somigliare a Kay, così Gerda decide di recarsi alla reggia. Purtroppo il principe non è Kay, ma commossi dalla storia, i principi le regalano una carrozza con la quale proseguire la ricerca.

Quinta storia: La figlia del brigante

Gerda viene assalita dai briganti che vogliono derubarla ed ucciderla, ma la figlia del capo desidera che Gerda diventi la sua compagna di giochi. La figlia del brigante tiene prigionieri due colombi selvatici e una renna, i quali, dopo aver ascoltato la storia di Gerda, le dicono di avere visto Kay in Lapponia, nel palazzo della regina delle nevi. La figlia del brigante lascia liberi Gerda e gli animali, che partono per la Lapponia.

Sesta storia: La donna di Lapponia e la donna di Finlandia

Gerda trova ospitalità in Lapponia presso una donna povera, quest’ultima le affida un messaggio, scritto su un pesce, per la donna di Finlandia, una maga, che spiegherà a Gerda come arrivare al palazzo della regina delle nevi.

Settima storia: Che cosa era successo nel castello della regina delle nevi e che cosa accadde in seguito

Viene raccontato come Kay sia stato stregato dalla regina delle nevi e costretto a comporre all’infinito parole con alcuni frammenti di ghiaccio. Per essere dinuovo libero deve comporre la parola “eternità”. Gerda trova Kay, lo abbraccia e con le lacrime scioglie il ghiaccio nel cuore dell’amico. Kay la riconosce e si mette a piangere, facendo così uscire dall’occhio il frammento dello specchio. Mentre i ragazzi festeggiano e danzano, le vibrazioni dei loro passi fanno muovere i frammenti di ghiaccio sul pavimento, che compongono la parola “eternità”, liberando Kay.

In alcuni adattamenti della fiaba, lo specchio è di proprietà della regina delle nevi, che diventa in questo modo la principale antagonista della fiaba.

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