Hans Christian Andersen (1805–1875) scrittore e poeta danese, famoso soprattutto per le sue fiabe.
Già dal 1835 appare la prima pubblicazione di Fiabe, che costituiranno la sua produzione più importante. Le pubblicazioni si succedono con cadenza quasi annuale fino al 1872. L’insieme di queste pubblicazioni daranno origine a diverse raccolte.

Andersen trae ispirazione da folklore popolare, racconti d’infanzia, fiabe, novelle tradizionali, probabilmente nelle sue fiabe riporta qualcuna delle fiabe ascoltate da bambino, nella libera interpretazione e rielaborazione della sua memoria, della sua fantasia e della sua vita. Molti dei racconti, traggono origine da episodi vissuti, ricordi personali, sapientemente adattati grazie alla sua esperienza di scrittore.

Nei racconti di Andersen tendono a sparire gli elementi della fiaba classica, maghi, fate, streghe, così come risulta rivisitata la lotta tra il bene ed il male. Sono invece numerosi gli esempi di narrazione più vicini al concetto di favola, con protagonisti uomini, animali, piante e oggetti, contenenti una morale con la quale si vuole insegnare un comportamento o condannare un vizio.

Tra le sue opere più conosciute vi sono:
-La principessa sul pisello (1835)
-Mignolina (1835)
-La sirenetta (1836)
-Il soldatino di stagno (1838)
-Il brutto anatroccolo (1843)
-La regina delle nevi (1844)
-La piccola fiammiferaia (1848)

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